Mimiche facciali LA PAURA

Una delle emozioni primarie più utili all’essere umano fin dalla tenera età è la paura, tecnicamente è un sistema con cui l’organismo regola se stesso con l’ambiente esterno, dove è presente una minaccia, e punta a favorire la sopravvivenza dell’organismo.

Questa emozione si attiva quando i sensi percepiscono un elemento dannoso nell’ambiente circostante, che può causare pericolo verso di noi o verso la nostra comunità di persone, questa minaccia, attiva risposte fisiologiche nel corpo, legate principalmente alla fuga o se essa è poco probabile a un eventuale combattimento.

La minaccia può essere sia reale che astratta, oppure rievocata nei ricordi mentali, in quel caso parliamo si shock, può inoltre essere anticipata dalle nostre aspettative, oppure generata dalla fantasia.

Ci sono paure che hanno in comune tutti gli individui, mentre altre sono più soggettive e legate principalmente a alterazioni fisiche, o eventi scioccanti avvenuti nell’infanzia, dove il cervello rettiliano è ancora più sviluppato di quello conscio, e immagazzina le sensazioni di pericolo acquisite nei primi mesi di vita e le memorizza, scatenando poi delle fobie durante la maturità, quindi per esempio le vertigini, possono essere causate da un infiammazione del labirinto dell’orecchio, oppure essere richiamate dal cervello rettiliano come ricordo, magari di quando si è caduti nei primi mesi di vita, lo stesso vale per la claustrofobia, la paura dell’acqua e molte altre paure.

La minaccia del danno che l’organismo teme, può avere 2 tipi di natura, una fisica e l’altra psicologica, quella fisica è composta da tutte le esperienze immagazzinate nella mente e che ci hanno in seguito provocato dolore per l’appunto concreto, quella psicologica invece è provocata da una bassa autostima, la mancanza di fiducia in se e dallo smarrimento di un senso di sicurezza, oppure determinate da perdite affettive, come un’amore, un’amicizia, o dei beni fisici, è possibile che il danno fisico e il danno psicologico si possano mescolare insieme, per esempio se a scuola un ragazzo viene picchiato da un rivale in amore davanti alla fidanzata, riporterà sia un danno fisico che un danno psicologico, che diminuirà la sua autostima e fiducia in se stesso.

La paura di un pericolo, o la previsione di un dolore fisico molte volte può risultare più sgradevole del loro vero e proprio, perchè logora il corpo, tenendo l’organismo costantemente attivo e incapace di rilassarsi, non concedendogli il dovuto riposo, non sempre esaminare una minaccia, valutandola, programmandola e pensandola, ci protegge o mette in guardia a sufficienza, talvolta siamo colpiti da un pericolo all’improvviso , in questi casi si prova paura senza are il tempo necessario al cervello per esaminare il pericolo, in questi casi l’emozione è simultanea al danno, ed è legata all’emozione di sorpresa.

L’emozione della paura può essere generata da eventi, persone, animali, cose, idee che ci appaiono pericolose, un esempio è quando nuotiamo in mare e magari andiamo al largo e temiamo come minaccia uno squalo, oppure se il mare e mosso l’annegamento, la sopravvivenza è imparare ad evitare o fuggire da situazioni che possono causare lesioni o dolore fisico.

Differenza tra paura e sorpresa

La paura e la sorpresa sono molto simili come mimica e a volte si confondono per il semplice fatto che i tratti somatici che cambiano sono molto lievi ma riconoscibili.

Nel lato psicologico dell’individuo, possiamo notare diverse differenze nella natura delle due emozioni, la paura è un esperienza sempre terribile, anche un lieve timore è sempre spiacevole, la sorpresa invece può essere sia piacevole che spiacevole a seconda dell’emozione che nasce successivamente, possiamo avere paura di un qualcosa che già conosciamo, un esempio può essere il panico da palcoscenico di un attore o di un cantante prima o durante uno spettacolo, causato dalla gente che lo guarda, il protagonista sa che cosa lo aspetta ma può avere questa fobia, mentre la sorpresa è del tutto imprevedibile, la terza differenza è la durata, la paura può nascere, crescere e durare sia velocemente che lentamente, può svanire rapidamente o perdurare per lungo tempo, la sorpresa invece come abbiamo già detto è molto breve, dura fino a che il nostro cervello non ha realizzato l’elemento che genera questa emozione.

Il terrore

Il terrore è la forma più acuta in cui può evolvere la paura, non si può rimanetre in questo stato peer lungo tempo perchè logora l’organismo tenendolo sempre in ansia costante e rendendolo esausto, provocando un crollo fisico, nel terrore il corpo reagisce allo stremo delle forze, la pelle impallidisce, il sudore aumenta, il respiro accellera, il cuore palpita più velocemente e di conseguenza anche il battito nel polso è più accentuato, nei casi estremi il corpo incomincia ad esaursi più velocemente e può provocare nausea, perdita di urina e feci, tremito delle mani e delle gambe, e si può rimanere paralizzati o in posizione rannicchiata per cercare di difendere il più possibile il proprio organismo o cercare una qualche forma di autoconforto per mitigare la sensazione.

La paura può passare molto velocemente e riattivarsi in un secondo tempo, ripensando alla minaccia scampata, pensiamo come un esempio lo shock che si prova dopo un incidente automobilistico, subito magari siamo impauriti ma vedendo che siamo incolumi la paura passa, a mente fredda invece possiamo esaminare la dinamica dell’incidente e capire il pericolo scampato e e le conseguenze che poteva avere sulla nostra incolumità, riattivando l’emozione della paura, nelle gare di formula uno quando sono successi degli incidenti mortali, di regola per far passare la paura del pericolo agli altri piloti era farli subito rientrare in macchina per riprendere confidenza con la vettura e far passare la possibile paura.

Alcuni soggetti provano una sorta di piacere fisico per la paura, sono le cosi dette sfide emozionali, basti pensare ad attività come il bungee jumping dove attaccati ad un elastico ci si butta nel vuoto, oppure alle attrazioni nei parchi di divertimento come montagne russe o altro che tra velocità e altezza provocano la paura, nonostante sappiamo che non succederà niente perchè in sicurezza l’emozione nasce e cresce comunque, e il piacere è dato dalla scarica di adrenalina che il corpo produce per difendersi da quella paura.

La mimica della paura

Nella paura possiamo dividere il volto in 3 settori, la parte superiore composta dalle sopracciglia e dalla fronte, gli occhi, e la parte inferiore dove il mutamento più evidente è dato dalle labbra.

Esaminiamo adesso il volto di Shakira in una perfetta mimica di paura.

Fronte e sopracciglia

le sopracciglia sono sollevate e dritte, inoltre sono anche ravvicinate, la parte più esterna del sopracciglio, quella vicino alla tempia è più ravvicinato che nella sorpresa, così come gli angoli interni quelli vicino al naso, questo movimento fa si che sulla fronte non appaiano rughe continue su tutto lo spazio frontale, ma solo grinze nella parte centrale della fronte, nella sorpresa la parte superiore delle sopracciglia è più ricurva, mentre nella paura è più dritta.

Se agisce solo questa zona del volto e il resto (occhi e bocca) sono neutri, significa che la paura è solo una preoccupazione, lieve apprensione o una paura controllata.

Occhi

Gli occhi sono ben aperti e tesi, la palpebra superiore è sollevata e molte volte fà apparire il bianco della sclera, la parte inferiore della palpebra è quella zona che realmente differenzia in modo più evidente l’emozione della paura e della sorpresa, infatti nella paura foto sopra possiamo notare come la palpebra inferiore sia contratta e tesa, mentre nella sorpresa è rilassata.

la Bocca

Le labbra sono tese e contratte, gli angoli sono tesi e stirati all’indietro, inoltre gli angoli sono piegati leggermente verso il basso, le labbra si possono anche aprire e discostare, molte volte la contrattura delle labbra provoca delle piccole grinze sul mento.

Guardiamo adesso un altro esempio di mimica completa.

Da notare la fronte che ha delle leggere grinze nella parte centrale e le sopracciglia non sono ricurve, ma un pò più dritte.

Da questa immagine possiamo notare come le sopracciglia siano dritte, l’angolo esterno verso le tempie è tirato e stira la pelle sotto l’occhio, l’angolo interno è leggermente ravvicinato all’altro e produce delle piccole rughe sulla parte superiore del naso all’altezza degli occhi e di conseguenza, anche se lievi in questo caso sulla fronte, ma l’elemento più significativo è la palpebra inferiore tesa, mentre quella superiore innalzata e un po più rilassata, da associare al contesto anche un altro elemento che abbiamo visto negli articoli precedenti, la pupilla è ristretta (tensione).

Gli angoli della bocca sono tirati e orientati verso il basso, in questo caso la bocca è aperta, questo significa che la mimica in questo caso è mescolata alla sorpresa, il significato? Shock per qualcosa che si sta vedendo, stupore e paura della minaccia imminente.

E qui l’immagine completa tratta dal film “Lo squalo” .

le diverse intensità

L’intensità della paura varia da una minima inquietudine, ad un massimo timore mortale, che si manifesta nelle palpebre superiori più sollevate, le palpebre inferiori più tese e lo stiramento delle labbra più accentuato.

Le mimiche incomplete possono darci degli indizi sulla gravità della paura che un soggetto prova in un determinato momento, di solito vengono usate solo 2 zone del viso e una rimane neutra.

Solo sopracciglia

Se sono attivate solo le sopracciglia si tratta di una lieve apprensione apprensione, il soggetto non è terrorizzato, in questo caso specifico prevale più la curiosità del soggetto, ho scomposto la fotografia dell’elemento femminile e si vede il mutamento sopraccigliare, mentre gli occhi hanno le palpebre rilassate e la bocca non è tirata negli angoli e non è contratta.

Proviamo a fare un raffronto con l’altro soggetto della foto che invece ha una mimica di paura completa.

In entrambi i soggetti le sopracciglia sono ravvicinate negli angoli interni, e innalzate in quelli esterni, inoltre l’arcata non è molto ricurva ma più lineare, nel personaggio maschile notiamo le rughe che non attraversano tutta la fronte, ma si presentano solo nella parte centrale.

Ora soffermiamoci sugli occhi il soggetto femminile ha le palpebre rilassate, mentre l’attore alla destra ha le palpebre inferiori tese.

Ora esaminiamo le labbra, l’attrice non ha le labbra stirate, gli angoli non sono molto tirati, sembra una bocca rilassata, cosa contraria la vediamo nel compagno, labbra strette e assottigliate, angoli tirati e orienti al basso, lievi fossette agli angoli della bocca.

Occhi+sopracciglia+fronte

Con l’attivazione dei muscoli della parte superiore del volto, e la bocca invece neutra si ha una mimica di apprensione.

Da notare la mutazione delle sopracciglia, la palpebra inferiore degli occhi tesa, le ruighe sulla fronte non si vedono molto ma ci sono, (varia a seconda dello stato della pelle del soggetto, del trucco usato, o operazioni di ringiovanimento come il botulino che paralizza i muscoli frontali).

Le labbra non sono contratte e gli angoli non sono stirati.

Occhi+bocca

Se si attivano solo i muscoli oculari e la bocca il soggetto prova orrore.

Da notare la palpebra inferiore tesa, le sopracciglia non si attivano, nella foto sembrano dritte, ma se guardiamo sopra il naso non sono ravvicinate e non creano grinza, quindi il dritto è dato artificialmente, con trucco o estetica.

Le labbra sono contratte e stirate negli angoli.

Associamo il tutto al fattore pupille contratte e abbiamo un piano completo dell’intensità di paura di Demi Moore.

Bocca contratta

Avere solo la bocca contratta significa che il soggetto inorridisce, nella foto sopra le palpebre inferiori un po sono tese, ma non tanto da completare una mimica di paura, mentre notiamo gli angoli esterni delle labbra tirati, le labbra carnose , tradiscono un po, perchè non sono molto contratte, più lo sono più il soggetto è inorridito.

La foto sopra indica che il soggetto è inorridito, ma la mimica di paura nelle labbra anche se lieve, è mescolata a un accenno di rabbia e tristezza negli occhi è una mescolanza.

Le vere labbra inorridite sono quelle della foto precedente di Demi Moore, dove sono molto più visibili.

Con la bocca meno contratta si passa dall’essere inorriditi all’essere scioccati dalla paura.

E’ una mescolanza con la mimica della sorpresa, dove le sopracciglia e la fronte usano la mimica della paura, mentre gli occhi e la bocca quella della sorpresa, quindi palpebre non tese, e bocca non contratta.

Qui i seguito vi metto altre foto in cui potrete notare la paura nel volto, provate a guardare bene i tratti somatici del volto che mutano e guardate che intensità di paura provano i personaggi.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora